Gentile Presidente, per quanto ci è possibile sapere, da oltre 20 anni, gran parte della Provincia di Caserta e di Napoli hanno subito e stanno subendo i danni provocati da una ancora indeterminabile mole di rifiuti tossici e pericolosi disseminati, con varie tipologie di complicità, più o meno accertate, nelle viscere dei loro territori, ormai contaminati, con gravissimo rischio per la salute pubblica.
Ora, per la serie "dopp arrubato S. Chiara mettette e porte e fierro", quelle zone sono a rischio non solo per la popolazione ma per gli stessi malvitosi che sanno ora di dover fare i conti, finalmente, con una rete efficace ed efficiente di sorveglianza di quei territori che possono anche contare su un inasprimento delle sanzioni penali. Sappiamo per certo che però anche una piccola fascia del nostro territorio potrebbe essere stato interessato da tali attività delittuose e che finora ci ha salvato il non disporre di una grande viabilità interna.
"Mutatis mutandis", oggi come oggi, proprio l'essere tagliati fuori da tale grande viabilità, l'inesistente controllo del territorio per le arcinote carenze di organico delle forze ad esso preposto, l'essere una zona interna priva di quelle risorse che nell'attualità emergenziale sono dirottate altrove, ci mette nell'occhio del ciclone come prima scelta per la reiterazione di un reato che, come il mercato degli stupefacenti, non avrà mai fine senza un progetto adeguato di prevenzione.
Come diceva Bacone,"di sicuro non c'è saggezza maggiore che dare avvio alle cose al momento opportuno.
I pericoli non diventano meno gravi se a prima vista sembrano trascurabili, inoltre diversi pericoli hanno più ingannato che stimolato gli uomini.
Per questo sarebbe meglio andare loro incontro, sebbene non si avvicinino, che tener d'occhio il loro arrivo troppo a luongo, perchè se si vigila troppo è probabile che ci si addormenti".
Di conseguenza, poichè nella nostra quotidiana attività, come denunciato ultimamente anche da un'inchiesta del Quaderno, ci sono avvisaglie della presenza di organizzazioni locali che battono l'interland delle contrade di Benevento per raccogliere rifiuti anche pericolosi e tossici, leggi amianto, da abbandonare sulla prima piazzola disponibile, con la presente mi permetto di chiederLe di dare l'abbrivio alla esecuzione della determina n. 9/13 del 26/01/2010 avente per oggetto la selezione di aspiranti alla nomina di Guardie Ambientali Volontarie, in seguito, ad esso compito nominati, in ottemperanza alle disposizioni previste dall'art. 4 della legge regionale 10/01/2005, in virtù della delibera della giunta regionale n.225 del 15/05/2012.
Sono certo che l'intera popolazione sannita Le sarà riconoscente a vita per tale iniziativa e, tra l'altro, sarebbe l'occasione per testimoniare, ancora una volta, la centralità dell'Azione Amministrativa della Provincia di Benevento sul proprio territorio.
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