La scomposta reazione della Basile alla esplicitazione del progetto delle isole ecologiche mobili, anche alla luce della corretta disamina del rapporto costo/beneficio, non fa che confermare come certe persone, nell'affrontare determinate problematiche, di cui peraltro si ha una superficiale conoscenza, abbiano paura di essere diretti, forse perché temono di fare la fine degli alberi dritti della foresta che sono quelli che vengono tagliati per primi preferendo così affidarsi a pensieri contorti, nella speranza che rimangano intatti, proprio come gli alberi malconformati della medesima foresta.
L'insicurezza di un così dire e fare è talmente palese che va quindi urlato in maniera anche scomposta, con o senza megafono non ha importanza, purchè si mascheri la pochezza dei contenuti.
Basta leggere Kautilya, filosofo indiano del III secolo avanti Cristo per rendersi conto, da subito, dell'assunto del mio interloquire.
Volutamente non ho scomodato prima Machiavelli "...e sono tanto semplici li uomini, e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare.. ", anche perchè so bene che il gruppo è più facilmente ingannabile del singolo individuo e conferisce più potere ..: da qui la comprensibile scelta di ricorrere a petizioni che abbiano lo scopo di produrre fomentazioni contro l'ordine precostituito, ma attenzione: ciò avviene, tuttavia, non senza pericolo, in quanto, in qualsiasi momento o realtà, il gruppo potrebbe accorgersi dell'inganno e l'imbonitore di turno potrebbe trovarsi a fronteggiare , non un singolo deluso, ma una folla inferocita pronta a contestarlo altrettanto avidamente di quanto lo abbia seguito in precedenza.
Il Presidente
Dr. Lucio Lonardo |