L'aumento dei costi di conferimento allo STIR di Casalduni,, da 120 a 199 euro, della frazione indifferenziata del rifiuto, ovvero del secco non valorizzabile, determinato dalla Società Provinciale SAMTE, a carico dei Comuni della Provincia di Benevento,tiene banco in questi giorni per l'effetto a cascata sulla TARI e di conseguenza sulle tasche dei cittadini contribuenti: è bene fare una distinzione tra cittadini e cittadini contribuenti in quanto alta è l'evasione fiscale in merito con il rischio che il non riscosso venga in seguito spalmato, come sta per avvenire a Napoli, su chi invece da sempre ottempera ai propri doveri civici.
Bene ha fatto il consigliere comunale De Nigris a sollevare la questione anche se SAMTE e Provincia hanno risposto trincerandosi sulla real politik economica che consente loro di far ricorso a questa pratica di esercizio forti delle attuali normative in materia.
Resta, a mio parere, la questione etica perchè si consente ad una Società che agisce in regione di monopolio, in quanto i comuni sono obbligati, more legis, a conferire solo ed esclusamente in quel sito, di stabilire autonomamente le proprie tariffe basandosi sul prorio bilancio di esercizio che, avendo questo paracadute, potrebbe sentirsi avulso da quelle pratiche che dovrebbero portare ad una riduzione concreta dei costi di gestione.
Ma qui si va a cozzare anche con la mancata programmazione della Regione Campania colpevolmente in ritardo su tutto ciò che riguarda 'ìimpiantistica e questo si per la progettazione del nuovo che per l'adeguamento del poco esistente, soprattutto in alcune Province, come la nostra da sempre penalizzate in quanto oggetto di attenzioe solo ed esclusivamente per l'apertura di discariche.
La realtà è che l'emergenza rifiuti in Campania non è mai cessata : abbiamo nascosto i rifiuti sotto il tappeto, come alcune colf, celando, con una bona gestio delle Aziende, come l'ASIA, il peccato originale di non aver maI chiuso realmente il ciclo integrato dei rifiuti in ciascuna Provincia si da renderle autonome in tutto e per tutto.
Oggi, alla luce di quanto determinato dalla SAMTE, è ancora più grave, in termini di costi, l'abbandono dei rifiuti in strada da parte degli Inzivados e la non corretta differenziata presso le civiche abitazioni.
Sic stantibus rebus, come ASIA, rinforzeremo la campagna di informazione per una corretta pratica di gestione dei rifiuti ma ci aspettiamo, è un leit motiv, che il Comune inasprisca le sanzioni per gli incivili e che le istituzioni preposte migfliorino il controllo di quei territori oggetto di discariche abusive.
Abbiamo fatto la nostra parte consegnando ad esse telecamere mobili a questo compito destinate ma da tempo non abbiamo notizie sui risultati prodotti. Viceversa registriamo quotidianamente l'incendio doloso dei carrellati condominiali : negli anni scorsi avevamo chiesto e ottenuto un tavolo di concertazione in Prefettura per arginare il fenomeno, cosa che portò anche all'individuazione dei piromani, oggi questo tavolo non esiste più, la situazione si è incancrenita e si ha l'impressione quasi di una comune rassegnazione, come se tali episodi deliittuosi siano ad intendersi come una patologia cronica con cui convivere.
Non vi è traccia, del resto, dei vari protocolli d'intesa sottoscritti tra Assessorato Competente e organizzazioni di sorveglianza, per cui daremo impulso, a questo punto, previe le necessarie autorizzazioni di legge, a formare un nostro nucleo ispettivo che possa elevare contravvenzioni agli inadempienti, contravvenzioni che,( è vero Castiello?), dovrebbero essere più sostanziose e utiliizate, almeno in parte, al pagamentoi dei conferimenti allo STIR del secco non valorizzabile per ridurre anche la tassa ai contribuenti.
Per non incidere sulla TARI la ricetta è una: aumentare la percentuale di raccolta differenziata delle utenze migliorandone anche la qualità e la lotta senza quartiere all'abbandono incontrollato dei rifiuti.
Tutto il resto sono chiacchere da ombrellone nella calura estiva o aria fritta se preferite.
Oggi la politica deve dare una testimonianza in vita allargando a dismisura la partecipazione dei cittadini, non deve arroccarsi in prerogative di casta, deve saper deciderealla luce di un'elevata competenza realizzando le proprie decisioni con l'opportuna fermezza.
Il Presidente
Lucio Lonardo
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